Bassano
"Il lavoro è un diritto e una condizione primaria e indispensabile per la vita di ogni persona e famiglia e dovrebbe sempre essere garantito a tutti. Mi auguro, pertanto, che si possa trovare, anche per voi, una soluzione positiva, che risponda alle vostre giuste richieste e necessità". Sono queste solo alcune delle parole di solidarietà che il vescovo di Vicenza, monsignor Cesare Nosiglia, per voce dell'abate di Bassano, monsignor Renato Tomasi, ha inviato ieri ai lavoratori della Siltal. Una lunga lettera in risposta a quella inviata dagli operai di via Trozzetti, per chiedere che anche la comunità cristiana intervenga a fermare quella che, sempre più, si sta trasformando in una vera e propria emergenza sociale.
Accompagnato dal parroco di San Marco, don Gianni, monsignor Tomasi, è arrivato nel luogo del presidio alle 16, per testimoniare la propria vicinanza agli operai e dare ascolto alle loro quotidiane difficoltà.
"Da tempo - sono le parole di Tomasi - pensavo a come darvi un segno non tanto personale, quanto una testimonianza della partecipazione alla comunità cristiana alle vostre difficoltà ed oggi (ieri, n.d.r.) la lettera del Vescovo me ne ha dato la possibilità".Nella lunga missiva, monsignor Cesare Nosiglia, ha ricordato: "So che siete uniti e solidali tra voi e questo è certamente un fatto molto importante, che vi infonde forza e coraggio. Vi assicuro che il Signore è con voi e non vi abbandona, perché egli stesso ha provato fino in fondo la fatica del lavoro e della sofferenza". E ancora "Vi accompagno con la preghiera, affinché la proprietà, le autorità civili interessate, le forze sindacali ed ogni soggetto responsabile coinvolto sul piano locale e nazionale facciano la loro parte per trovare le vie di una necessaria soluzione alla crisi".
Proprio per trovare una qualche soluzione, ieri mattina, le rappresentanze sindacali sono state ricevute a Vicenza dal prefetto Piero Mattei. Nell'incontro, al quale hanno partecipato anche l'onorevole del Pd Daniela Sbrollini e l'assessore provinciale al Lavoro, Morena Martini, è emersa la volontà di informare sul caso Siltal anche il Governo, nelle persone dei Ministri per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola e per il Lavoro e le Politiche Sociali, Maurizio Sacconi. Proprio a loro, solo due giorni fa, la stessa esponente del Pd aveva indirizzato un'interrogazione parlamentare con cui si chiede al Ministro Scajola di attivarsi con urgenza per convocare l'azienda, al fine di rispettare l'accordo preso con le parti sindacali lo scorso 31 luglio. Nella stessa interrogazione, Daniela Sbrollini, chiede anche di conoscere attraverso quali altre forme il Ministero dello Sviluppo economico intenda intervenire a favore dei lavoratori e se le società interessate alla questione Siltal abbiamo in qualche modo usufruito di fondi pubblici, in particolare dell'Unione Europea o della Regione.
Intanto, da più parti sta arrivando ai lavoratori della Siltal la solidarietà di aziende, cittadini e associazioni del territorio che hanno voluto rispondere all'appello lanciato da lavoratori e sindacati per voce di Gloria Berton: "Basta con le pacche sulle spalle - aveva detto solo pochi giorni fa l'esponente della Fiom Cgil - ora abbiamo bisogno di mangiare!".
La richiesta, come detto, è stata accolta e nella cassa comune dei lavoratori, grazie al sostegno di Un'altra Bassano, Barcia, Bassano Distributori, la sezione del Pc di Vicenza e i Comitati No Dal Molin, sono arrivati denaro e viveri per consentire agli operai di continuare il presidio davanti ai cancelli dell'azienda e di scendere a Roma il prossimo 29 settembre, giorno in cui è previsto a Roma, l'incontro decisivo sul destino della Siltal.Barbara Todesco
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