martedì 30 settembre 2008

La Siltal è sull'orlo del fallimento

Incontro senza esito a Roma, il fondo Pvc si ritira dalla ricapitalizzazione: la Gepafim chiede tempo ma i sindacati faranno partire i decreti ingiuntivi


Bassano
Si avvicina lo spettro del fallimento per la Siltal Spa.L'ennesima fumata grigissima, per l'azienda un tempo leader negli impianti di refrigerazione, si è alzata ieri nell'incontro tenuto a Roma, nella sede del Ministero per lo Sviluppo economico.La tanto attesa ricapitalizzazione non si è vista ed anzi, dalla partita è uscito anche il fondo inglese PVC.Il compito di salvare l'ex Iar, dunque, è rimasto solamente sulle spalle di Gabrio Caraffini, imprenditore umbro titolare della Gepafim spa, l'azienda che da qualche mese ha rilevato, tra gli altri, anche lo stabilimento produttivo bassanese.Caraffini in persona si è presentato ieri al tavolo di confronto, accolto tra gli insulti dei lavoratori, una cinquantina dei quali arrivati a Roma direttamente da via Trozzetti. Ai commissari straordinari, l'armatore umbro, ha fatto sapere di non essere riuscito ad ottenere dalle banche i finanziamenti necessari al rilancio dell'impresa e di avere anzi bisogno di altro tempo, almeno un paio di settimane, per completare la vendita di cespiti personali (ad oggi Caraffini ha investito in Siltal 12milioni di euro) e la conseguente ricapitalizzazione di Siltal.Difficile però, questa volta, per sindacati e lavoratori, accettare un'altra richiesta di tempo, peraltro non ancora accompagnata da un piano industriale credibile. Per questo, al termine dell'incontro, al quale hanno presenziato anche la Regione, con un funzionario dell'assessorato al Lavoro e l'amministrazione comunale di Bassano con il vicesindaco, Stefano Giunta, i sindacati hanno annunciato l'intenzione di raccogliere le buste paga dei lavoratori e portare la questione in tribunale, con la deposizione dei decreti ingiuntivi.

"Non ci resta altro da fare - è il commento di Massimo Pantano Fim-Cisl - dopo tutto è sfumata ancora una volta la speranza di vedere finalmente arrivare i fondi tante volte promessi".

Intanto, in attesa di conoscere se la richiesta di tempo del gruppo Gepafim, possa avere questa volta un fondamento, i commissari straordinari daranno avvio alla procedura necessaria a contestare all'azienda l'inadempienza del contratto di acquisto con cui, solo pochi mesi fa, si annunciava il rilancio dell'impresa."Siamo seriamente preoccupati - è il commento di Gloria Berton, della Fiom - Cgil - ci è stato chiesto di aspettare fino a metà del mese di ottobre, ma non possiamo certo attendere ancora. Domani alle 14 (oggi, per chi legge, n.d.r.) incontreremo in assemblea i lavoratori e prenderemo una decisione definitiva".Insomma, sul caso Siltal, non è ancora stata posta la parola fine. Ma l'ipotesi del fallimento sembra sempre più vicina.

Barbara Todesco

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